“L’altra metà del mare” è stato presentato più volte nel corso
del 2008 e del 2009 in occasione di raduni fluviali e marini e presso numerosi
circoli di appassionati di kayak, oltre che in serate culturali come la rinomata
rassegna video-fotografica milanese “La canoa esplora il mondo” (foto2), per finire in
televisione e addirittura scavalcare i confini nazionali ed approdare in Spagna!
La copertina del libro ha fatto anche una breve ma efficace comparsa in
televisione nell’ambito della trasmissione di Pianeta Mare del 4 ottobre 2008
poi replicata più volte, nel corso della quale una delle autrici del libro,
Barbara Sgarlata, ha raccontato la sua passione per il kayak da mare.
A quasi due anni dalla pubblicazione del volume, uscito nel mese di maggio del
2008, ci sembra doveroso raccontare la cronistoria di questa bellissima
avventura editoriale collettiva e femminile.
La prima presentazione ufficiale del libro si è tenuta al Castello di Genova
Nervi il 19 luglio 2008 (foto1) in una serata ricca di momenti emozionanti: sala
affollata affacciata sul mare, proiezione ed esposizione dei disegni di Alberto Ruggieri e delle foto delle autrici in kayak, che hanno suscitato molte domande
a tema: ma dove eravate, ma quando ci siete andate, ma quanto tempo ci siete
rimaste, ma come deve essere bello viaggiare in kayak!
La serata si è conclusa con un abbondante e graditissimo buffet offerto dal
Circolo Canoaverde che ha curato l'evento... la terrazza che faceva da cornice
ad uno splendido panorama sul mare era stata impreziosita con un kayak
smontabile in tela auto costruito secondo le linee groenlandesi... che è presto
diventato palcoscenico di una "scenetta" divertentissima: Elia, il figlio di sei
anni di Barbara Costa, protagonista del suo racconto, spiegava ad Emanuele, un
suo amichetto di soli tre anni, come impugnare la pagaia e come stare seduto nel
pozzetto... futuri canoisti, la famiglia di kayak crescerà di sicuro!!!
Una delle serate più “teatrali”, invece, è stata quella della presentazione
del volume presso la libreria di Rinascita a Roma Ostiense (foto4) dove, anche se le persone
presenti erano (quasi) tutte canoiste che conoscevano già il libro, la lettura
recitata da Francesco Marino è stata molto apprezzata… sentire le proprie parole
interpretate con passione da un attore teatrale che non è ancora mai salito in
kayak ma che ha intuito il flusso di emozioni che ha animato le autrici è stato
esaltante. E deve esserlo stato anche per Francesco, che in occasione del Raduno
Nazionale “L’altra metà del mare” si è per la prima volta cimentato con kayak e
pagaia, salendo su un doppio in compagnia del suo piccolo “erede” Davide,
divertendosi entrambi come bambini.
Il Raduno Nazionale “L’altra metà del mare” merita qualche parola in più.
Organizzato da alcune delle autrici per creare un ulteriore momento di incontro
e promozione, ha fornito l’occasione per lavorare insieme una volta di più; la
partecipazione di una quarantina di persone e di oltre dieci ragazzi tra i 3 ed
i 15 anni ha reso l’incontro animato ed allegro: un soleggiato fine settimana di
metà giugno 2009 sul promontorio dell’Argentario si è così trasformato in un
momento di gioco e divertimento per bambini di tutte le età. Mentre alcuni
“dannati del kayak” si cimentavano nella circumnavigazione sottocosta
dell’intero promontorio, uno dei gioielli della costa italiana, gli iscritti al
raduno si cimentavano in nuove esperienze: gli adulti si dilettavano con
escursioni brevi verso gli scogli di fronte al porto ed i ragazzi cominciavano a
prendere dimestichezza con il kayak con i primi giochi in acqua.
Le gare a squadre si sono svolte con due kayak “Tikit” realizzati dalla Overline
e gentilmente messi a disposizione dalla casa madre catanese e dall’Associazione
Sullacqua del Lago Ceresio che da tempo avvicina al kayak bambini e ragazzi; le
premiazioni sono state arricchite dai premi messi in palio dai due sponsor della
manifestazione, i negozi di articoli sportivi Gymkayak di Roma e NewControvento
di Varese.
Le squadre dei rossi e degli arancioni (i colori dei due kayak) si sono sfidate
nel pomeriggio in una riuscitissima caccia al tesoro a tema marinaresco, con
indizi da scovare in mare, sott’acqua, sulle duna o sulla battigia ricoperta di
posidonia. Sotto la guida di una esperta naturalista i ragazzi hanno imparato a
riconoscere ricci di profondità, ginepro coccolone, rosa dei venti, ad imparare
il significato di vocaboli tecnici (batimetrica) e a sciogliere nodi
complessi... Si sono poi sfogati in kayak, imparando preso a risalire nel
pozzetto e a mantenere l’equilibrio mentre l’avversario cercava di rendere ogni
manovra più difficile frapponendo ostacoli e creando turbolenze. E’
impressionante vedere con quanta velocità e con quale intuito i ragazzi
apprendono quanto a noi è costata fatica e sudore ed è una gran bella
soddisfazione vederli salire in kayak con tanta facilità.
La vendita del libro è stata abbinata a quella di due simpatici gadget andati
letteralmente a ruba: tazze blu mare e magliette di cotone con il logo del libro
in due colori adattato dall’illustratore del libro stesso Alberto Ruggieri.
Molte copie del libro sono state offerte in via promozionale agli organizzatori
dei raduni in cui il libro veniva presentato (foto 3) e ai presidenti delle federazioni
nazionali, e spesso è stato messo in palio nelle estrazioni a premi organizzate
negli incontri fluviali e marini, con notevole successo di pubblico e di
critica, come si conviene alle migliori novità editoriali...
I fondi raccolti, oltre 800,00 euro, sono stati devoluti all'Associazione
Miche-Germogli che si occupa di cooperazione allo sviluppo con la Tanzania (www.miche-germogli.it).
Promuovere il libro, quindi, ha avuto un doppio valore: diffondere la cultura
del kayak da mare e quella della solidarietà internazionale!
Le fortunate presentazioni del libro sono continuate per tutto il 2008 e sono
sfociate nel 2009 in una imprevista e lusinghiera trasferta all’estero!
Non è stato difficile capire che raduni, riunioni, incontri e presentazioni di
qualunque natura potevano facilitare enormemente la diffusione del libro, quindi
siamo state coinvolte in una lunga serie di promozioni editoriali in lungo ed in
largo per l’Italia... e non solo!
Nel mese di giugno 2008 abbiamo aperto le presentazioni al raduno annuale
dell’Isola d'Elba: la presentazione era stata improvvisata, ma è stato
sufficiente un passa parola con le autrici presenti per organizzare una serata
davvero speciale... un annuncio sul pulman che riportava tutti in ostello per
fissare l'appuntamento e alle 21.30 già cominciavano a fare capolino in ostello
anche quelli che alloggiavano altrove... raccontata in due parole l'idea del
libro e subito la ristretta platea di appassionati kayaker (una trentina circa)
si è lanciata in un vorticoso gioco di domande.
In principio pensavamo che ci stessero prendendo un pò in giro, ma poco dopo
abbiamo capito che l'interesse era sincero e reale... domande profonde hanno
animato le due ore successive: qual'è il vostro rapporto col mare, cosa ne
pensate della dualità uomo-donna, ritenete che l'andare per mare possa
facilitare l'incontro nelle differenze e via di questo passo... qualcuno ci ha
chiesto di "presentare" le autrici assenti, qualcun'altro di leggere alcuni
passi del libro, tutti hanno applaudito quando una delle autrici ha spiegato il
sentimento profondo che la lega al mare... insomma, una serata emozionante che
difficilmente potremo dimenticare!
Nel mese di luglio 2008 si sono accavallate due date: classico raduno turistico
"Braccianoabraccia" organizzato sul Lago di Bracciano dal Gruppo Canoe Roma e
dal Circolo Dragolago - e la "Maremarathon di Maratea" nella acque marine del
Golfo di Policastro.
Durante la navigazione sottocosta dei tre giorni del raduno di Maratea, molti ci
hanno chiesto più dettagli sul libro, come ci era venuta l'idea e cosa pensavamo
di farne, tanti ci hanno fatto i complimenti per la capacità di "lavorare in
gruppo" (ma quante siete?) e a qualcuno è venuta l'idea di invitarci a
successivi incontri e raduni per continuare a promuovere il libro...
A Bracciano ho saputo che per attirare l’attenzione sul libro sono state
esposte, lungo un filo disteso tra due alberi, le copie di tutti i disegni fatti
dall’illustratore Alberto Ruggeri; chi ha acquistato il libro ha voluto anche la
dedica delle autrici presenti.
Nel mese di ottobre 2008, poi, il libro è stato presentato anche a Torino presso
il Circolo degli Amici del fiume: è stato un piccolo successo!
Non tanto per le copie vendute (pari comunque ai più numerosi raduni marini),
quanto piuttosto per il clima di calorosa accoglienza e di entusiasta
curiosità... Toni Pusateri è stato un impeccabile padrone di casa e ha
introdotto la presentazione dei tre libri "Il kayak da mare, divertirsi in
sicurezza", "L'altra metà del fiume" e "L'altra metà del mare.
Abbiamo mostrato le foto, le frasi delle autrici ed i disegni di Alberto
Ruggieri che attirano la curiosità dei presenti e sollecitano domande a tema: "qual'è
la differenza tra canoa e kayak?", "come caricate i kayak sulle auto?", "come
affrontate l'imprevisto del maltempo?" e via di questo passo...
Gli amici di kayak hanno saputo valorizzare il libro ed in tanti ci hanno
spedito commenti positivi, anche se non sono mancate critiche negative, come per
ogni progetto editoriale che si rispetti. Abbiamo trovato ospitalità su blog e
forum, e non poteva mancare una menzione nel forum del gruppo di canoisti più
numeroso d’Italia, il Canoa Kayak Friuli, che ha inserito nel sito un
articoletto sul libro (http://www.canoafriuli.com/2008/09/18/l-altra-meta-del-mare).
Nel mese di aprile 2009, poi, siamo state invitate a presentare il libro in
Spagna (foto 5 e 6), in occasione della Quinta Giornata delle Donne Canoiste a Balaguer,
organizzata dalla Federazione Catalana con la coordinazione di Carme Adell il 25
e 26 aprile in Spagna a Sant Llorenç de Montgai, vicino a Balaguer (Lleida, a
due ore da Barcellona), sulle rive di un lago e di un fiume inseriti in un
Riserva Naturale...
E’ stata un’ottima opportunità per raccontare la nostra esperienza ad un
uditorio molto numeroso di oltre 150 donne motivate e creative, alcune esperte
canoiste, campionesse nazionali di polo e allenatrici di vecchia data, altre
principianti alle prime esperienze che con entusiasmo hanno impugnato la pagaia
e disceso un tratto del fiume, chiuso tra spettacolari gole di roccia brunita!
Invitata alla tavola rotonda, avevo preparato una breve relazione perché il mio
spagnolo non mi permetteva di intervenire a braccio...
“Ho sempre pensato che il lavoro di gruppo, per quanto faticoso, fosse più
produttivo e costruttivo, perché mette in relazione le differenti competenze ed
abilità che crescono e si rafforzano nel confronto. E’ nata così l’idea di
scrivere un libro di racconti sul kayak da mare.
Le donne che praticano il kayak sono poche, spesso impegnate con la famiglia, i
figli, la casa ed il lavoro; ma quando cominciano a praticare il kayak, sono
capaci di coinvolgere l’intera famiglia, ed i bambini seguono molto volentieri
le madri in kayak. Le donne sono dotate di sensibilità, sanno apprezzare il
silenzio e la solitudine che il grande mare impone, sanno come condividere le
loro emozioni, più facilmente degli uomini, sono ottime compagne di viaggio e
non si lasciano mai sfuggire l’occasione di sfruttare un giorno di sole e di
mare. Le donne sono anche più brave nel trasmettere le proprie conoscenze, di
comunicare le proprie emozioni, sanno facilmente coinvolgere gli altri e
soprattutto sanno parlare di sentimenti, non soltanto di tecnica e di cose
pratiche. Ho scoperto molte di queste cose solo mentre lavoravo alla edizione
italiana del libro..."
L’emozione della partecipazione è stata rinnovata in tutto il suo esplosivo
entusiasmo quando abbiamo letto l’articolo pubblicato a tutta pagina sul
giornale sportivo nazionale e quando poi abbiamo ricevuto il filmato della
giornata, un racconto per immagini del bellissimo momento di condivisione di
esperienza e passione che ha avvicinato tantissime donne di tutte le età (guada
il filmato sulla pagina delle pubblicazioni).
Qualcuno mi ha detto di non volere leggere il libro perché non interessato ai
"racconti intimi delle mogli dei canoisti" e passando dalla battuta alla
riflessione "seria" mi ha spiegato che le esperienze private e personali di
qualche donna non possono contribuire alla diffusione del kayak da mare...
spinta alla riflessione, mi sono convinta, forse ingenuamente, che ficcare il
naso nei pozzetti dei kayakers più esperti è un ottimo sistema per crescere,
imparare e trasmettere conoscenza... e scrivere un libro di racconti, per quanto
personali e privati, sono certa permetterà a tanti di condividere sentimenti ed
emozioni comuni!
E nulla vieta, quindi, di pensare ad una seconda edizione aggiornata e corredata
di nuovi racconti di altre donne canoiste!
Testo di Tatiana Cappucci
Immagini delle autrici e di Tatiana Cappucci |