Siamo stati invitati dal Circolo della Vela di Muggia a presentare il viaggio
“Around Highlands” sabato 1 novembre 2008.
Abbiamo selezionato circa 300 foto tra le oltre 3500 realizzate in Scozia e ci
siamo trovati a condividere l’esperienza con amici provenienti da Chioggia,
Aquileia, Bibione, Gorizia, Udine e Trieste.
La presentazione che temevamo essere troppo lunga è stata ritenuta da alcuni sin
troppo corta e ha suscitato l’interesse anche di alcuni soci del circolo velico.
Mentre le foto scorrevano sulla musica strumentale celtica abbiamo commentato le
immagini e raccontato aneddoti del viaggio.
Quando le luci si sono accese in sala, ci siamo intrattenuti ancora un po’ per
rispondere alle domande e alle curiosità: l’unica cosa che non siamo stati
capaci di spiegare è la pronuncia delle località scozzesi (Rubha Rèidh = Ruu –
ei – Rei).
A coronamento dell’incontro, domenica 2 novembre siamo usciti tutti insieme in
kayak nel Golfo di Trieste: partenza da Barcola ed arrivo al Villaggio del
Pescatore, circa 10 miglia.
Se la sera prima abbiamo raccontato le nostre avventure, il giorno dopo si sono
prodigati tutti per farci da Ciceroni ed abbiamo così scoperto le bellezze della
costa triestina: la lunga passeggiata sul mare della città; il parco marino del
Castello di Miramare; il Tempio Mariano chiamato dai locali “Il formaggino”, una
gigantesca cuspide di cemento armato che sovrasta la costa rocciosa punteggiata
di ville immerse nel verde; le cave di pietra orami dismesse ed i loro pontili
arrugginiti; la vecchia cisterna dell’acqua che svetta alta e bianca sulle
scogliere; tante boe arancioni strappate dalla mareggiata di pochi giorni
addietro e mandate a colorare le spiagge di sassolini neri.
Pagaiata dopo pagaiata il gruppo è aumentato di numero, incontrando in mare
altri amici di kayak che ci sono venuti incontro, ed il gruppo si è fermato a
lungo per fare delle foto sotto la famosa “Dama Bianca”, una scultura naturale
scolpita a bassorilievo dall’acqua e dal vento, una roccia bianca che sembra una
dama coperta da un velo.
Ultimo passaggio verso il tramonto nella foce del Timavo, fiume di risorgiva
dalle acque fredde e limitate da folti canneti che nascondono allo sguardo gli
stabilimenti dei dintorni, lasciando la fantasia libera di vagare tra i salti
dell’acqua bianca sui sassi e tra i voli dei martin-pescatore da una sponda
all’altra.
Sulla via del ritorno, bloccati nel traffico dell’autostrada, avevamo ancora
negli occhi le bianche pareti verticali di Duino, uno spettacolo naturale reso
indimenticabile dalle nostre guide d’eccezione, che di una stessa baia ci hanno
raccontato tutte le possibili caratteristiche: il vecchio bunker militare, la
“Scuola del Mondo Nuovo” aperta ad allievi di diversi paesi, il castello ed il
sentiero impervio per raggiungere la caletta isolata.
Una giornata strappata al mal tempo: sole pieno e caldo, un po’ di foschia
all’orizzonte, mare calmo come l’olio e volti abbronzati all’arrivo.
Il periplo delle Highlands scozzesi è stato lungo ed impegnativo, un viaggio che
ci ha arricchito ed appagato, insegnandoci molte cose; anche un solo giorno
trascorso in un bel posto in buona compagnia lascia grandi emozioni ed ottimi
ricordi, insegnandoci una volta di più che la passione comune per il mare crea
amicizie trasversali.
Grazie di cuore agli amici che ci hanno voluto ricevere a Trieste e grazie a
tutti coloro che col tempo vorranno condividere la nostra meravigliosa
avventura.
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